Ieri sera il Consiglio della Circoscrizione 2 ha votato il Presidente e la nuova Giunta: è stato sostituito il coordinatore della V commissione, Nicola Pomponio, a conclusione del cammino travagliato di quest'ultimo anno e mezzo. La maggioranza, compromesso il rapporto di fiducia nei confronti del coordinatore, ha deciso appunto di modificare la composizione della giunta, e per farlo il regolamento vigente nelle Circoscrizioni prevede le dimissioni del Presidente e, appunto, l'elezione di giunta e presidente da parte del Consiglio. In altri livelli amministrativi e politici le deleghe vengono rimosse e modificate senza obbligare il presidente o il sindaco a dimettersi.
ANTEFATTO
Nei primi mesi del 2008 tre membri della maggioranza erano passati a Italia dei Valori, aggiungendosi al coordinatore della II commissione (Viabilità), Giancarlo Chiusano. Eletto in IDV, Chiusano è estraneo alle correnti subentrate nell'IDV torinese e all'atteggiamento mantenuto dal resto del gruppo nell'ultimo anno e mezzo. Nonostante il trasferimento in un altro partito, Pomponio non ha ritenuto opportuno dimettersi da coordinatore della 5a commissione (quella cui compete la maggior parte del bilancio a disposizione della Circoscrizione). Nonostante il PD abbia espresso il suo disappunto per le mancate dimissioni, non le ha richieste formalmente e non ha messo in crisi la maggioranza. Pur privato della commissione più importante, il gruppo ha continuato ad operare pensando all'amministrazione del territorio anziché alle poltrone.
18 MESI DIFFICILI
IDV invece ha portato avanti un atteggiamento ostile al Presidente Andrea Stara e alla maggioranza. I dettagli sono riportati nei post precedenti, come quelli del 18 luglio 2008 e del 30 luglio 2009. Abbiamo assistito a uno degli eventi più eclatanti durante il consiglio del 13 luglio 2008, quando il partito di Di Pietro ha fatto mancare il numero legale.
Eventi spiacevoli, riunioni di maggioranza saltate o disattese... sembrava che tutto dovesse essere "giustificato" dai rapporti di forza, perché la presenza e il voto dei consiglieri IDV erano determinanti per non far mancare il numero legale e per l'approvazione delle delibere. La maggioranza era composta da 14 persone, e bastava poco ad andare sotto il numero legale: per non far saltare la seduta di Consiglio serve la presenza in aula di almeno 13 consiglieri.
E' sempre risultato molto difficile il confronto con il gruppo. Quasi tutte le riunioni di maggioranza sono state condizionate o dedicate ai problemi politici descritti. Forse ancora più difficile il confronto all'interno della giunta. Eppure in Circoscrizione le delibere non sono del coordinatore, ma del presidente di concerto con il coordinatore competente.
Eventi spiacevoli, riunioni di maggioranza saltate o disattese... sembrava che tutto dovesse essere "giustificato" dai rapporti di forza, perché la presenza e il voto dei consiglieri IDV erano determinanti per non far mancare il numero legale e per l'approvazione delle delibere. La maggioranza era composta da 14 persone, e bastava poco ad andare sotto il numero legale: per non far saltare la seduta di Consiglio serve la presenza in aula di almeno 13 consiglieri.
E' sempre risultato molto difficile il confronto con il gruppo. Quasi tutte le riunioni di maggioranza sono state condizionate o dedicate ai problemi politici descritti. Forse ancora più difficile il confronto all'interno della giunta. Eppure in Circoscrizione le delibere non sono del coordinatore, ma del presidente di concerto con il coordinatore competente.
LA MODIFICA DELLA GIUNTA
Tutto ciò sembrava dunque basarsi sull'indispensabilità dei numeri di IDV. Dopo le elezioni provinciali, il gruppo si è disgregato. Due dei 3 elementi acquisiti dal gruppo ne sono usciti. Un certo modo di fare politica ha perso il suo piccolo consenso.Come detto, dopo un anno e mezzo di relazioni faticose, la maggioranza ha quindi modificato la composizione della giunta nel modo previsto per le Circoscrizioni: dimissioni di Andrea Stara e convocazione della seduta di consiglio per nominare nuovamente presidente e giunta. La delibera è stata discussa nella seduta di ieri e, per una volta, molti cittadini hanno assistito al Consiglio. Forse anche la presenza di un buon pubblico, oltre a quella dei Vigili, ha evitato le piazzate già viste in precedenza in occasione di eventi meno traumatici, in particolare le interruzioni e gli interventi oltre il tempo consentito o addirittura non autorizzati. Nessuno quindi ha interrotto la seduta, che non era un Consiglio aperto e dunque prevedeva solo gli interventi dei consiglieri. Gli interventi dei consiglieri sono stati civili e rispettosi dei tempi. E, devo dire, solo in un caso c'è stata scarsa eleganza.
Se vi dovesse capitare una situazione simile, ricordate: "Siamo al circo", "foche", "animali ammaestrati", "teste non pensanti" sono termini con cui l'opposizione svolge il suo nobile compito. Ma non osate parlare di "show elegante", sarebbe un'offesa terribile (lo so, suona un po' paradossale, ma ci si sente dire anche questo).
La V commissione è andata all'ex coordinatrice del bilancio, Luisa Bernardini del PD, mentre la I è andata a Pino Raso dei Moderati, il cui gruppo era l'unico con più di un componente a non essere rappresentato in giunta.
Hanno votato a favore della suddetta composizione della giunta i 15 consiglieri della nuova maggioranza: 6 PD, 2 Moderati, 1 PdCI, Presidente, 1 Sinistra Democratica, 1 IDV (Chiusano), 1 socialisti, 1 Pensionati e invalidi, 1 gruppo misto di maggioranza. 2 astenuti, 1 assente, 7 contrari: 3 Fi-PDL, 2 AN-PDL, PRC, 1 IDV (Pomponio).
Spiace per Nicola. Speriamo si possa ora lavorare meglio, dedicando tempo e risorse all'amministrazione del territorio e al bene pubblico, anziché disperderli per provare a risolvere liti e problemi politici interni alla maggioranza.
Massimo
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