Consoliamoci con il buon (?) vecchio calcio: la nazionale avanza. Dopo una partenza terribile con l'Olanda e un pareggio sofferto con la Romania (grazie San Gigi), è arrivata la vittoria con la Francia, ormai antagonista per eccellenza degli azzurri: con il nostro 2-0 e quello dell'Olanda sui romeni, siamo arrivati ai quarti.
Qualche criticone ha parlato di fortuna, perchè il 2-0 è frutto di un rigore e un autogol. Bisognerebbe però tener presente che il rigore era sacrosanto, e che quando l'Olanda ci ha stracciato, ha iniziato con un gol in fuorigioco macroscopico (per giustificarlo han dovuto tirare in ballo una regola poco nota agli stessi arbitri) e ha finito con un'autorete di Zambrotta. Aggiungiamo che nelle altre partite gli arbitri non ci hanno prioprio aiutato, per usare un eufemismo (il già citato gol in fuorigioco di Van Nistelroy, il nostro gol annullato per fuorigioco inesistente contro la Romania), Toni, decisamente in ombra finora, contro la Francia ha fallito numerose ottime occasioni, mentre i galletti non ci hanno mai impensierito. Fabio Grosso, eroe nel 2006, ha anche preso un palo su punizione: quando si è avvicinato al pallone, subito ho pensato che forse non ne aveva mai tirato una in vita sua, poi gli ho visto l'espressione "dei mondiali" e ci ho creduto...
Spesso in queste competizioni chi parte in quarta non arriva in fondo. Infatti, nei primi tre quarti di finali, le squadre che finora avevano impressionato di più e avevano chiuso in testa il girone (Portogallo, Croazia e Olanda), sono state eliminate.
Centrocampo rivoluzionato dalle squalifiche di Pirlo e Gattuso (che è riuscito a litigare con la Spagna intera perchè non è d'accordo con i matrimoni tra gay), largo al giovane Aquilani, che nella prossima stagione potrebbe approdare alla Juve. Confermato Toni, che per sbloccarsi ricorre a un paio di scaramantici baffi.
Come sempre, Alè Italia!
Massimo
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