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martedì 30 agosto 2011

Manovra pericolosa - Inversione a U (e guida in stato di ebbrezza)

Dopo il post "di colore" della scorsa volta, torniamo a parlare di cose serie (almeno in teoria): prime impressioni sull'ultima versione della finanziaria. Il governo aveva ribadito più volte: manovra aperta a modifiche sugli interventi, ma il saldo non sarebbe sicuramente cambiato.
Mah.

Per ora ho visto solo il TG di "La 7" (uno dei pochi, o forse l'unico,
ben fatti e non faziosi), e leggiucchiato qualcosa sulla rete. Mi pare che siano stati tolti molti interventi che garantivano maggiori entrate/minori uscite, mantenendo però i tagli ingiusti e dolorosi. E non è chiaro dove si vogliano recuperare i soldi di questi "sconti": pochi nuovi interventi, fumosi, spesso con beneficio economico non immediato per le casse dello Stato.



In particolare, tra gli interventi cancellati, è sparito il contributo di solidarietà, l'unico che chiedeva un sacrificio (non particolarmente sconvolgente) ai più ricchi. Con la scusa che avrebbe colpito chi pagava già le tasse. Ammesso che quei 90/200.000 euro fossero davvero il 100% del reddito. Visti i tempi cupi, si poteva chiedere SIA il sacrificio ai contribuenti più ricchi SIA castagnare gli evasori e i furbetti (operazione che in linea teorica è prevista dall'ultima versione della manovra). Quel contributo cattivello, sarà sostituito da nuove misure fiscali. Chissà su chi ricadrà? Maggiori indiziati: dipendenti pubblici (una legnata a loro si può sempre dare, tanto sono ormai odiati da tutti), e il resto delle persone normali, quelle che possono essere messe in crisi da un aumento di tasse. O meglio da un taglio dei servizi/tassa nascosta. Perchè Mr. B mica mette le mani nelle tasche degli italiani.

Il contributo di solidarietà rimane solo - udite udite - per i parlamentari, il cui numero - addirittura - sarà un giorno dimezzato (dove l'ho già sentita, questa?). Con una legge costituzionale: quindi servirebbe il consenso di maggioranza e opposizione.


Il governo avrebbe intenzione di recuperare i mancati introiti di questa tassa sui ricchi con nuove misure fiscali e controlli incrociati per contrastare l'abuso di società di comodo, trust intestazioni e interposizioni patrimoniali elusive. Ma come? Combattere l'evasione e le furberie fiscali? Lui? L'uomo che si fa gli sconti fiscali da solo e li fa pagare a noi? In compenso è prevista una riduzione delle agevolazioni fiscali per le cooperative. Così anche la sua odiata sinistra è servita.

Viene ridimensionata anche la soppressione dei piccoli Comuni (che hanno avuto la loro bella esposizione mediatica): le piccole città rimarranno, con una riduzione dei costi - in particolare della sfera politica, con l'eliminazione dei gettoni per i consiglieri - e un accorpamento delle funzioni tra più Municipi (dal 2013). Il taglio dei fondi agli enti locali viene ridotto, e sarà ulteriormente compensato dai ricavi della lotta all'evasione fiscale, nella quale gli enti stessi saranno coinvolti. Riceveranno il 100%, e non più il 50%, dei maggiori introiti legati ai propri controlli. Temo che questo la dica lunga sulle aspettative del Governo su questi controlli, ma spero di sbagliarmi.

Anche l'eliminazione di alcune Province è stata cancellata dalla manovra, sostituita dall'intenzione di eliminare le Province tout court. Dopo. Sempre per via costituzionale. Una buona intenzione, anch'essa già sentita molte volte, di solito in occasione delle elezioni, e altrettante volte non realizzata.

Aumento dell'IVA? Spazzato via.



Il leader della Lega brandiva la spada di Alberto da Giussano per difendere le pensioni. Risultato? Per molti cittadini si allontana la pensione. Uno dei pochi nuovi interventi, che dovrebbero bilanciare tutta la marcia indietro di cui sopra, è l'annullamento del riscatto a fini pensionistici del servizio militare (era gratuito) e della laurea (richiedeva il versamento dei contributi per gli anni di Università, calcolato in base alla retribuzione percepita nel periodo lavorativo). Restano validi i contributi versati ai fini del calcolo dell'assegno, ma gli anni per i quali si è richiesto il riscatto non saranno contati ai fini dell'"anzianità": dunque molti italiani andranno dunque in pensione dopo (anche molto dopo), rispetto a quanto previsto fino a ieri. Io per ora avevo riscattato solo il servizio militare: andrò in pensione a 101 anni invece che a 100.

In ogni caso, tutto ciò potrebbe essere stravolto da una nuova mossa governativa, magari un nuovo "ribaltone" rimangerà altre promesse, manderà all'aria tutti gli interventi e li sostituirà con una maxi tassa per chi ha votato a sinistra e non ha neanche un processo in corso.


Massimo

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