Si torna a parlar di libri. Durante le feste ho letto "La grammatica di Dio", ultimo libro di Stefano Benni. Mi è piaciuto, ma non nascondo un po' di delusione per aver riscontrato che l'umorismo si è ulteriormente affievolito, e i racconti, rispetto alle precedenti pubblicazioni, sono meno brillanti, incisivi. Parlano molto di solitudine, lasciano l'amaro in bocca e ben poca speranza. Approfitto della sua brevità per riportare un racconto di una delle raccolte più riuscite dello stesso Benni.
Racconto breve (Racconto della pulce del cane nero)
C'era un uomo che non riusciva mai a terminare le cose che iniziava. Capì che non poteva andare avanti così. Perciò una mattina si alzò e disse: "Ho preso una decisione: d'ora in poi tutto quello che inizie..."Massimo
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