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lunedì 15 ottobre 2007

Blog action day 2007 - Ambiente

Il "Blog action day" di quest'anno (vedi banner nella colonna sinistra) ha per tema l'ambiente: non posso quindi esimermi dal partecipare.

Al Gore ha vinto il Premio Nobel per la pace. Forse non ha fatto così tanto da meritarsi il premio, ma altre precedenti assegnazioni avevano lasciato più perplessi, come nel caso di Arafat. E soprattutto fa molto piacere che il concetto di pace sia stato legato in modo così stretto alla causa ambientale, spesso sottovalutata. Giudizi perplessi da parte dei "puristi" che non ritengono Al Gore un vero ambientalista. Sull'ex vice di Clinton pesano contraddizioni evidenti secondo le quali la sua abitazione inquinerebbe quanto un quartiere.
Sta di fatto che,
in particolare con il film "Una scomoda verità", ha portato all'attenzione di milioni di persone il tema "emergenza ambiente", garantendogli ampia copertura mediatica. Si tratta della causa per la quale si batte da tempo e su cui è incentrata la sua candidatura per le presidenziali del prossimo anno. Direi che non è affatto scontato, soprattutto in un paese come gli Stati Uniti.



Sto leggendo il libro "Economia all'idrogeno" di Jeremy Rifkin, economista che considero molto illuminato e lungimirante (anche se pochi anni fa non sapevo chi fosse e sentendolo nominare dissi "Ma chi è, un giocatore di scacchi?"). Sono appena all'inizio del libro (cioè alla panoramica sulla parabola del petrolio e sul ruolo dell'energia nelle società della storia), ma già gli amici ingegneri mi dicono che - tecnicamente - Rifkin sull'idrogeno è un po' superato... ma è un economista! Sta di fatto che attualmente l'isolamento dell'idrogeno è ancora adesso molto costoso, e richiede in definitiva - petrolio. L'idrogeno non è una fonte di energia, bensì un mezzo per trasportarla. L'idrogeno "libero" non esiste sul pianeta, e per ottenerlo dobbiamo trasformare i legami di idrogeno in molecole. Ci vuole più energia per fare questo che per creare una molecola ex-novo (seconda Legge della Termodinamica).
Tutto l'idrogeno generato attualmente deriva dal gas naturale: così anche per questo dipenderemo dagli idrocarburi non rinnovabili.
Lo stesso Rifkin, in un intervenuto al Forum Coldiretti/Studio Ambrosetti tenutosi a Torino a fine marzo 200, avrebbe corretto il tiro specificando che si tratta di "energia trasmessa dai sistemi all'idrogeno" e non di "energia prodotta": "Molti problemi vanno ancora risolti, soprattutto dal lato della generazione dell'energia immagazzinata e trasmessa dall'idrogeno. L'importante è puntare su sistemi di alimentazione energetica da fonti rinnovabili". E su questo le persone di buonsenso non possono che concordare.

Continuo a non capacitarmi del fatto che nel nord Europa una quota rilevante di energia venga immagazzinata con il solare, e qui in Italia sia ancora una stravaganza di nicchia... Per non parlare dell'enegia eolica.



Massimo

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