"Ma siccome c'è voto disgiunto posso votare sia per Pippo dei comunisti topoliniani sia per Paperino dei liberali nevrotici?"
Sfortunatamente no. Una delle poche regole generali è che le preferenze si possono dare solo ai candidati del partito cui si dà il voto. Si scrivono di fianco al partito per il quale si mette la X (o si può anche evitare di mettere la X, con la preferenza il voto va comunque al partito collegato).
"Ma se alle europee voto due uomini e una donna mi annullano il voto?"
No, basta che le preferenze, se più di una, non siano tutte dello stesso genere.
E per tutto il resto? C'è questa agile guida che ho pensato di scrivere per gli amici incerti sul meccanismo di voto (l'immagine però è istituzionale).
Prima, però, un appello: andate a votare. È importante. Questa volta più di altre.
DOVE E QUANDO
Sabato 8 (dalle 15 alle 23) e domenica 9 giugno (dalle 7 alle 23) si vota per le elezioni europee e - in Piemonte - per le regionali. Al voto anche molti Comuni tra cui Chieri, Collegno, Giaveno, Leinì, Piossasco, Rivoli, Settimo, Vinovo, i capoluoghi Biella, Verbania, Vercelli.
Il silenzio elettorale, durante il quale si interrompe la propaganda, scatta alle 24 del venerdì.
Per votare devi portare al tuo seggio la tessera elettorale e un documento di riconoscimento valido. Se ti serve una nuova tessera, devi andare al Servizio elettorale (a Torino in corso Valdocco 20) o nelle anagrafi decentrate (per es. in via Guido Reni 96/15): saranno aperti anche nel weekend del voto (sul sito del Comune di Torino ci sono orari e maggiori dettagli).
ELEZIONI EUROPEE
Si vota per eleggere i 76 deputati italiani (su 720) del Parlamento europeo.
Si riceve una scheda grigia su cui si può tracciare una X sulla lista scelta. È possibile anche indicare fino a tre preferenze, scrivendo i cognomi di candidati della lista scelta. Se si esprime più una preferenza, bisogna includere entrambi i generi (D+U, U+D+U, D+U+D; non consentiti: D+D, D+D+D, U+U, U+U+U), altrimenti la seconda e la terza preferenza saranno annullate.
Le liste hanno una soglia di sbarramento al 4%. Gli eletti possono iscriversi nei gruppi parlamentari, composti da almeno 23 eurodeputati, di almeno un quarto degli Stati membri.
ELEZIONI REGIONALI
Si riceve una scheda verde. Si può tracciare una X sul candidato presidente (o sul suo simbolo), una X su un partito che lo sostiene e fino a due preferenze (di genere diverso), indicando il cognome di candidati della lista scelta. Soglia di sbarramento al 5% per le coalizioni, al 3% per le liste che corrono da sole. È possibile anche tracciare solo una X sulla lista e/o indicare solo le preferenze (in questi casi si estende il voto anche al candidato presidente), o una X solo sul candidato presidente.
Se vuoi, c'è un video istituzionale che spiega il meccanismo.
Alle regionali è consentito il voto disgiunto, cioè l’indicazione di un candidato presidente diverso da quello sostenuto dal partito cui si dà il voto (ed eventuali preferenze), ad es. con una X sul candidato presidente della coalizione A e una X sul partito della coalizione B.
ELEZIONI COMUNALI
Per i Comuni si può votare con una X sul candidato sindaco, una X su un partito che lo sostiene e fino a due preferenze (che devono essere di genere diverso) indicando il cognome di candidati della lista scelta.
È possibile anche tracciare solo una X sul partito e/o indicare solo le preferenze (in questi casi si estende il voto anche al candidato sindaco collegato), o una X solo sul candidato sindaco.
Solo nei Comuni con più di 15.000 abitanti sono previsti il ballottaggio e il voto disgiunto, quindi l’indicazione di un candidato sindaco diverso da quello sostenuto dal partito cui si dà il voto (e le eventuali preferenze), ad es. con una X sul candidato sindaco della coalizione A e una X sul partito della coalizione B.
SÌ, MA PER CHI VOTO?
Sei ancora indeciso alla vigilia del voto? Ok, solo per te che hai letto fin qui, rivelo per chi voto io (ma alcune biografie sono gentilmente offerte da Ludovica Cioria).
REGIONALI
DANIELE VALLE, classe 1983, ha fatto il Cavour e poi Giurisprudenza. Appassionato di montagna in tutte le sue forme, podista, dichiarato antifascista, è la persona che meglio conosce la Regione. Un voto ben riposto, soprattutto se cercate un candidato che non sparisca dopo le elezioni e che vi garantisca ogni volta che volete spiegoni equilibrati e approfonditi sulle questioni di sua competenza.
LAURA POMPEO, fieramente moncalierese, innamorata della Cultura in ogni sua sfumatura. In un tempo di politica che urla, lei è sempre estremamente educata, preparata e posata. In un mondo che non li valorizza, lei caparbiamente si occupa di cultura e beni culturali, che per l’Italia dovrebbero essere una risorsa fondamentale. Queste competenze e sensibilità possono dare un contributo prezioso al Consiglio Regionale.
EUROPEE
IRENE TINAGLI, classe 1974, politica ed economista italiana, eurodeputata al Parlamento europeo per il Partito Democratico dal 2019, dove ha presieduto la Commissione per i problemi economici e monetari. Grazie anche al suo lavoro è stata introdotta la tassa minima per le multinazionali, ma serve ancora impegno per creare un efficace meccanismo di calcolo della tassazione soprattutto per le multinazionali del web. Si è occupata anche di lavoro e industria, ottenendo il fondo europeo che nel 2020 ha consentito il pagamento delle casse integrazioni, ora il suo obiettivo è rendere questo fondo permanente in modo da avere un migliore strumento per la protezione dei lavoratori.
BRANDO BENIFEI, 38 anni, è Eurodeputato dal 2014 e capodelegazione del Partito Democratico al Parlamento europeo dal 2019; nel gennaio 2016, è stato indicato da Forbes tra i trenta personaggi under 30 più influenti della politica europea. In questi anni di europarlamento si è battuto per l’abolizione degli stage gratuiti al parlamento europeo. È stato relatore dell'AI Act, la prima legge al mondo a regolamentare l'uso dell'intelligenza artificiale: anche per questo è stato premiato come miglior europarlamentare del mandato.
DAVIDE MATTIELLO, 52 anni, si dedica da sempre all’educazione alla legalità, all’accoglienza, alla lotta alle mafie e alle ingiustizie. Fin da giovane attivo del volontariato cattolico: salesiani, Cottolengo, GiOC. Presidente Acmos fino al 2010, poi referente regionale e nazionale di Libera. Dal 2011 al 2022 è stato presidente della Fondazione Benvenuti in Italia. Dal 2013 al 2018 deputato del Partito Democratico, membro della Commissione Giustizia e della Commissione Parlamentare Antimafia.
Massimo
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