Buon Primo Maggio a tutti. Dopo il grande annuncio dell'altro giorno (in sintesi: di fumetti ora scrivo su Icrewplay), passo al piano B, cioè al diario della campagna che porterà Torino alle Elezioni Amministrative 2021
CONFERMATE LE REGOLE PER LE PRIMARIE. TRESSO CHIEDE FLESSIBILITÀ. A SINISTRA NON SI TROVA UNA SINTESI: DOPO CURTI SPUNTA IL NOME DI TRICARICO
I vertici locali del PD respingono al mittente le accuse di Chiara Appendino sulle responsabilità in caso di vittoria della destra. Mimmo Carretta, segretario provinciale dem: "I matrimoni combinati non funzionano, noi ci muoviamo con realismo. Ci siamo messi in un viaggio a favore e non contro qualcosa, un percorso che guarda alla Torino del 2031. Siamo convinti di avere la squadra giusta per vincere al primo turno. Ma in caso di ballottaggio mi auguro che i 5 Stelle votino la forza politica più vicina".
Intanto, il segretario nazionale Enrico Letta riconosce l'impossibilità di un'alleanza giallorossa al primo turno a Torino ma auspica un apparentamento al secondo turno in tutti i Comuni al voto.
Ieri sera la direzione metropolitana del Partito Democratico ha confermato il numero di firme richieste per le Primarie del 12 e 13 giugno: per i dem servono 7000 elettori o 540 dei 1800 iscritti del 2019: il termine per presentarsi scade domani alle 15, mentre per raccogliere le firme c'è tempo fino al 23 maggio.
Non ha partecipato alla direzione Enzo Lavolta, mentre Gianna Pentenero ha insistito per chiedere una sintesi fra i candidati di sinistra, idea su cui prima della riunione si erano confrontate le aree dem che non sostengono Lo Russo, convocate da Giangiacomo Migone e Giorgio Ardito: presenti Pentenero, Lavolta, Tresso, Marco Grimaldi per Sinistra Italiana.
Non si registrano disponibilità a passi indietro, anzi emergono nuovi nomi, come l'ex assessore Roberto Tricarico e, come riportato ieri, Ilda Curti (oltre a Carlotta Salerno per i Moderati).
Secondo il Corriere della Sera, Stefano Lo Russo cerca le firme del 35% degli iscritti mentre Enzo Lavolta proverà la petizione tra gli elettori delle primarie. Secondo invece La Stampa, Lo Russo ha già la sicurezza delle firme degli iscritti, mentre a Lavolta è arrivata la proposta di candidatura dai Verdi, con cui il numero di firme necessarie scenderebbe molto.
Per le candidature extra PD, che vanno presentate entro il 23 maggio, servono infatti 4000 firme, o l'appoggio di una forza di coalizione presente negli enti locali.
Di qui il "caso Tresso": eletto in Comune nel 2016 nella lista civica Insieme per Fassino, subito dopo il voto Francesco Tresso aveva cambiato il nome del gruppo in Insieme per Torino, e poco tempo fa ha aderito al progetto Capitale Torino, già tramontato. Secondo Mario Giaccone, fondatore della lista attualmente in Consiglio comunale, che ha deciso di sostenere Lo Russo, Tresso non può che candidarsi a titolo personale. Dunque, secondo un'interpretazione restrittiva del regolamento delle Primarie, deve raccogliere le firme. Tresso chiede flessibilità e intanto ipotizza le vie legali.
Intanto anche Torino Civica, lista coordinata da Mimmo Dellisanti, sosterrà Davide Betti Balducci, candidato sindaco del Partito Gay - Solidale, Ambientalista, Liberale.
Massimo
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