GS Valanga e ASD Campo Luini

Da blogger a social media manager :-) Segui la pagina Facebook Gruppo Sportivo Valanga e ASD Campo Luini

mercoledì 12 ottobre 2016

Red Hot Chili Peppers - 12 anni dopo

Il vostro amichevole blogger di quartiere aveva visto i Red Hot Chili Peppers dal vivo una sola volta, 12 anni fa. Tanta acqua è passata sotto i ponti, il blogger ha messo su famiglia, John Frusciante è di nuovo uscito dal gruppo, la passione si è un po' affievolita (non ho ascoltato con grande attenzione l'ultimo album), ma i classici dei loro 3 album più popolari (Blood Sugar Sex Magik, Californication, By The Way) restano esaltanti e dal vivo fanno esplodere il loro potenziale. Perchè, nonostante gli anni che passano e le sporadiche pecche canore di Anthony Kiedis, i 4 sono animali da palco e dal vivo spaccano ancora, eccome. Josh Klinghoffer, che dal 2009 sostituisce alla chitarra John Frusciante, è ancora under 40, ma i membri storici hanno superato i 50 anni. Ho avvertito un filo di adrenalina in meno rispetto a 12 anni fa, in particolare nel gran finale di Give it away, ma Flea è sempre uno spettacolo pazzesco. E salta ancora su e gdagli amplificatori continuando a suonare!


3-2-1... Amp Jump!

Intervistato dopo il concerto di Bologna, Anthony Kiedis ha ammesso che l'energia non è la stessa di vent'anni fa, ma è immutato l'entusiasmo:  
“Il nostro modo di fare concerti è cambiato e cresciuto con noi. Ed è vero, penso che oggi sia più difficile di ieri, ma non meno bello o entusiasmante. Venti anni fa avevamo certamente più energia, non ci importava essere stanchi [...] devo certamente stare più attento, a Bologna ad esempio ho dovuto combattere con un calo di voce, devo fare attenzione”

 Fonte: outune.net


Veniamo alla serata di ieri. Non ho visto il gruppo di apertura, i francesi La Femme, grazie alle code chilometriche all'ingresso (magari al Pala Alpitour qualche punto di accesso in più non guasterebbe...). Alle 21.15, con un quarto d'ora accademico di ritardo, sono arrivati sul palco Flea, Chad Smith e Klinghoffer: dopo un introduzione strumentale, è arrivato Anthony Kiedis, ed è iniziato lo spettacolo vero e proprio.

Ai 4 "noti", si sono aggiunti Chris Warren (tastiere e drum machine) e Nate Walcott (pianoforte - tastiere). Durante Go Robot è salito sul palco Samuel Bañuelos III come bassista supplementare. Scenografia particolare e coinvolgente, con numerose colonne di faretti basculanti fino a metà parterre e oltre.


LA SCALETTA DEL 10 OTTOBRE (CON TANTO DI RIPRESE VIDEO AMATORIALI)
BIS:

Mi sarebbe piaciuto ascoltare anche "Scar tissue" e "Can't stop" (eppure sono la quarta e settima canzone dei RHCP più suonate dal vivo), ma non sottilizziamo. Un giusto mix di pezzi storici e brani recenti: tra gli aspetti che valorizzano ulteriormente le esibizioni dal vivo del gruppo, una discreta variazione dei pezzi da una serata all'altra (nella lista ho messo un asterisco sulle canzoni suonate anche due sere prima a Bologna: un terzo del totale), e una presenza dell'ultimo album non troppo invadente (spesso le scalette sono "infarcite" di canzoni nuove per promuovere le vendite). 

Fonte: onstageweb.com


IL GRUPPO
 
Anthony Kiedis: ha offerto la consueta performance, voce, carisma, teatralità e dinamismo, nonostante un piccolo problema vocale (come già a Bologna). 54 anni fra 3 settimane, ma non si direbbe.
Chad Smith (Chadwick Gaylord Smith): il sosia di Will Ferrell pesta sui tamburi, duetta con Flea e si conferma colonna della musica dei RHCP. 55 anni fra due settimane.
Josh (Adam) Klinghoffer: sembra incredibile, ma ha preso il posto di Frusciante già da 7 anni. Si è ben integrato nel gruppo, forse si fa notare più per la "scena" che per la chitarra (ma in un gruppo come i RHCP è abbastanza normale, a mio avviso)
Flea (Michael Peter Balzary): senza il carisma di Anthony Kiedis, il bassista dominerebbe il palco incontrastato, rubando la scena a tutti. 54 anni fra 5 giorni, salta come un pazzo, si dimena, e rimanda all'ultimo brano la mitica arrampicata sugli amplificatori. Molti "puristi" lo considerano meno bravo di Jaco Pastorius, Les Claypool e altri, ma Flea rimane un bassista straordinario che da solo vale il prezzo del biglietto.



Selfie a fine concerto, con il mitico Peppa che a maggio si era procurato i biglietti con la rapidità di un felino...




Massimo

Nessun commento:

Related Posts Plugin for WordPress, Blogger...