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mercoledì 15 ottobre 2014

Parlando serialmente


Negli ultimi anni la mia passione per il cinema è virata sulle serie televisive. Non è capitato solo a me, ma provo a buttare giù una riflessione sul tema. Cercherò di non eccedere sul tema "ai miei tempi", tuttavia ho l'impressione che rispetto a qualche anno fa escano più raramente film memorabili (aldilà della qualità "estetica"), mentre le serie televisive americane, almeno da una decina di anni a questa parte, a mio avviso hanno visto un notevole aumento di budget e di qualità. Mi concentro sulla produzione americana/anglosassone, dando poco spazio alle pellicole più impegnate, al cinema orientale e in generale a tutto ciò che guardo poco e che è cinematograficamente e televisivamente meno di impatto a livello globale.


2004: PRIMA E DOPO

Fissiamo un ipotetico spartiacque nel 2004, anno in cui si sono conclusi la trilogia del Signore degli Anelli e Kill Bill, e soprattutto anno di esordio di Lost. Dei film candidati negli ultimi 11 anni al premio Oscar come miglior film, mi sembra che pochi abbiano lasciato il segno: l'ultimo forse è stato Inception. Avatar ha sostanzialmente introdotto il 3D e fatto molto parlare di sé, i tarantiniani Bastardi senza gloria e Django Unchained hanno ottenuto i consueti consensi, ma non sono rimasti nell'immaginario collettivo, sicuramente non quanto Pulp Fiction. Non è un paese per vecchi e I segreti di Brokeback Mountain hanno avuto per qualche anno una "fama collaterale": il primo per il nome, utile per titolare un articolo, un post, o fare un battuta, il secondo per la tematica gay, affrontata in modo equilibrato, cioè evitando lo scandalismo e le macchiette.

Per il resto gli ultimi "botti" risalgono al 2004 e sono sostanzialmente "sequel": sono, come dicevo prima, Il ritorno del Re, ultimo capitolo della trilogia del Signore degli anelli e il secondo capitolo di Kill Bill. Non si tratta di qualità, ma di impatto: il regista cult ha vinto l'anno scorso un meritato Oscar per la sceneggiatura di Django unchained, ma le scene, i personaggi, il modo di vestire, le musiche che restano in testa dopo anni sono quelle di Kill Bill. E ci sarebbe da discutere su come vengono assegnati gli Oscar, senza dimenticare il fatto che prendono in considerazione i film in lingua inglese, ad eccezione dell'apposito premio per i film stranieri.

Uma Thurman - Kill Bill 2
La venerabile Uma Thurman in Kill Bill 2 (2004)
Fonte: hdmovietrailers.eu


Nei dieci anni precedenti avevano ricevuto la nomination, tra gli altri, Schindler's List, Forrest Gump, Pulp Fiction, Bravehart - Cuore impavido, Titanic, Full Monty, (La vita è bella  probabilmente è rimasto impresso a noi per motivi di patria), Il gladiatore, Il Signore degli Anelli: La Compagnia dell'Anello, Il Signore degli Anelli: Le due Torri. E a inizio decennio era stato il turno de Il silenzio degli innocenti, Balla coi lupiGhost - fantasma, L'attimo fuggente, Rain Man - l'uomo della pioggia.


Dieci anni prima: la venerabile Uma Thurman in Pulp Fiction (1994)
Fonte: showbiza.com





SEQUEL, PREQUEL E CINECOMIC

Alla moda del sequel, testimone di una penuria di idee a Hollywood, si sono aggiunti i prequel e un sottogenere che si è affermato e riesce a portarmi al cinema molto più spesso degli altri: il cinecomic. Logico, da amante dei fumetti (si era capito?), in particolare quelli letti in gioventù: mi potrei dilungare sulla preferenza per i fumetti Marvel degli anni 70-80, rispetto a quelli di oggi, probabilmente più "maturi" e disegnati "meglio", ma per me meno accattivanti. Forse solo Tarantino possiede un "richiamo urgente in sala" più irresistibile della trasposizione su pellicola di un personaggio che mi ha intrigato su carta. E riguardo i cinecomic sono benevolo sulla qualità dei film in sé. Inoltre, data la carenza di film veramente memorabili, penso sia meglio puntare su film che siano valorizzati dalla visione in sala (e senz'altro un cinecomic lo è), rispetto ad altri magari più di qualità ma che perdono poco se visti in TV (ad esempio le commedie di Woody Allen).


The Avengers (2012)
The Avengers (2012) 
Fonte: beliefnet.com

Il successo del sottogenere Cinecomic è iniziato probabilmente con la trilogia nolaniana di Batman (2005-2008-2012) per quanto riguarda i fumetti DC (e la loro impostazione gritty/dark) e con Iron Man (2008) per quanto riguarda il filone legato ai fumetti Marvel, culminato (per ora) con The Avengers (2012), caratterizzato da un'impostazione più ironica e scanzonata. I diritti della casa delle idee, come visto in precedenza, sono divisi su più studios: la 20th century Fox dispone dei diritti di sfruttamento cinematografico dei Fantastici 4, degli X-men e degli altri mutanti, la Sony di Spider-Man (anche se lo scarso successo dell'ultimo reboot ha fatto circolare la voce che i diritti del ragno potrebbero tornare a casa).



SERIE TELEVISIVE

Veniamo alle serie. Una volta per me erano prevalentemente un momento riservato alla comicità, nettamente separato dal piacere del cinema: negli anni '80 c'era Happy Days (naturalmente anche vagonate di cartoni), negli '90 sono stato catturato da due serie comiche, i Simpson e Friends, poi è giunto il momento di Scrubs - Medici ai primi ferri. Ora le serie stanno, come dicevo, soppiantando il cinema. Alle dinamiche recenti dei due mezzi, si affiancano altri motivi. 

Friends
Friends (1994-2004)
Fonte: lifehack.org


Con l'arrivo dei figli il tempo a disposizione diminuisce, ma questo non spiega il passaggio dal film alle serie. Spesso, proprio perché il tempo manca, le rare "sessioni" dedicate alle serie televisive superano la durata di un film. Tanto per dire, in questo week end, caratterizzato da tre feste di compleanno della principessa di casa, tirando un po' tardi sono riuscito a mettermi in pari con Gotham e con la quarta stagione di Homeland, nonché a superare la boa nella lunga traversata di recupero di Breaking Bad. Tra poco mancheranno "solo" la quarta e quinta stagione.


LOST E GLI ALTRI
Per me la svolta è arrivata con Lost. Non subito. Durante la prima stagione, mi chiedevo perché se ne parlasse tanto di Lost, alla radio si annunciava l'inizio della seconda stagione come un evento, e io pensavo: "ma cosa ci sarà mai di sconvolgente, cosa potrà mai capitare su una piccola isola, tra qualche naufrago? Sai che noia?". 
Eh... Vedo il Max Alone del futuro dire al (futuro) Max Alone: "Non ne hai idea. Beh, tu guardalo, poi ne riparliamo eh?"

Ho iniziato a guardare Lost per curiosità, partendo dalla seconda stagione, dopo qualche episodio ho deciso di recuperare tutto l'arretrato e di lì in poi ho seguito tempestivamente la programmazione. Poi c'è stato lo sciopero degli sceneggiatori, qualche pecca nella serie è venuta fuori, il finale m'ha lasciato molto perplesso, ma nel complesso è rimasta una delle serie che mi ha appassionato di più. 



Lost (2004-2010) 
Fonte: lostpedia.wikia.com

Poi sono passato ad altri telefilm, prevalentemente "drama". Ovviamente con gradazioni diverse, da "la guardo tutta e aspetto con ansia l'uscita di ogni episodio" a "inizio a guardarla poi la mollo". L'entusiasmo per Dottor House - Medical Division è sceso in fretta, senza un perché (o forse per la ripetitività dello schema della puntata?). 
Le serie che seguo con assiduità sono sostanzialmente queste: Agents of S.H.I.E.L.D. (il mondo Marvel quando i supereroi non sono in azione - iniziata da poco la stagione 2), Homeland (partita da poco la quinta stagione), The Walking Dead (che incredibilmente segue anche mia moglie, secondo la quale un film con più di un omicidio è solo violenza - è appena iniziata la stagione 5),  Il Trono di Spade (la quinta dovrebbe andare in onda in primavera). C'è il già citato recupero di tutto Breaking Bad, idem per la prima stagione di True Detective. Vista (al rientro dalle ferie) anche la prima stagione di Gomorra


Breaking Bad (2008–2013)
Fonte: wired.com

Non mi dispiacerebbe recuperare House of Cards - Gli intrighi del potere e completare Romanzo criminale - La serie. Un paio di anni fa ho visto con soddisfazione, su suggerimento dell'ottimo Pietro, l'unica stagione di Freaks and Geeks (inedita in Italia).
Ultimamente dall'Inghilterra, in particolare da Channel 4 (una tv pubblica che non riceve sovvenzioni), sono arrivate serie molto valide, come Black mirror (2 stagioni da 3 episodi) ed Utopia (sono molto indietro ma nel frattempo l'hanno sospesa, e si tratta dunque di 2 stagioni da 6 episodi).


La nuova serie "Gotham" (2014) 
Fonte: oyster.ignimgs.com


Tornando al fattore "comic", oltre ad Agents of Shield, da poco hanno esordito Gotham (lo lotta al crimine nella decadente città di Batman prima che Bruce Wayne inizi a girare vestito da pipistrello) e The Flash, a dicembre inizierà Agent Carter, dedicata all'agente Peggy Carter: il personaggio, legato a Capitan America, è presente nei due film sul capitano ed è protagonista dell'omonimo corto "Marvel One Shot". La serie - come abbiamo visto - è stata sostanzialmente introdotta nell'episodio 2x01 di Coulson e compagni, e sarà trasmessa nella pausa di metà stagione degli "scudieri". Infine, nei prossimi mesi partiranno le serie "Marvel" di Netflix: Daredevil, Jessica JonesLuke Cage, Iron Fist e infine i Difensori. Insomma, bisognerà fare i salti mortali...


E questo è tutto quello che ho da dire (per ora) sulle serie televisive (cit.)...

Massimo

2 commenti:

pietroizzo ha detto...

Gran bell'excursus! Comunque se vuoi recuperare un pochino di comedy ti segnalo almeno The IT Crowd (4 serie UK, imprescindibile), How I Met Your Mother (9 serie USA, le ultime due un po' tirate via ma nel complesso x me il nuovo friends), Community (5 serie USA, le prime tre ECCEZIONALI e ti piacerebbero un casino), The Big Bang Theory (7 serie USA ormai un po' ripetitiva ma godibile). Questo per quando hai sonno e 20 minuti sono sufficienti... ;))

Massimo Sola ha detto...

Grazie!
Il tuo giudizio è molto attendibile (vedi Freaks and Geeks), però sulle comedy io sono un po' più "senza pensieri": se capitano durante lo zapping, le guardo; rispetto al resto della programmazione alcune vincono a mani basse (soprattutto How I Met Your Mother e The Big Bang Theory), ma non le seguo con continuità. Magari esaurito l'(enorme) arretrato...

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