In questi giorni la questione del lavoro è particolarmente dibattuta, a causa del referendum di Mirafiori (e il premier è riuscito a dire che se non si trovano gli accordi le aziende fanno bene ad andar via dall'Italia!). Il tema è molto complesso e non mi ci dilungo in questo post, anche se oltre all'arroganza di Marchionne andrebbero considerati molti aspetti, in particolare l'attuale situazione economica italiana e globale, in particolare nel settore auto. Nonostante l'antipatia del ricatto, resta prioritario conservare i posti di lavoro, rispetto alle battaglie su certi principi. Per altre categorie di lavoratori italiani e occidentali, alcune situazioni per le quali ci sta scandalizzando non non sono certo una novità.
E non ho visto lo stesso allarme per l'istituzione del precariato a vita e la distruzione del sistema pensionistico per le ultime generazioni.
Vi segnalo un seminario sul lavoro, organizzato dalla Circoscrizione 2 (in particolare dall'amico Marco Muzzarelli): sabato 15 gennaio dalle 9.00 alle 13.00 nella Sala “Mario Operti” della Piazza coperta (locali sotto la Chiesa del Redentore – C.so Siracusa 213).
Interverranno, oltre a Marco e al Presidente Andrea Stara, il professor Daniele Ciravegna (Università di Torino), Cristina Romagnoli (Centro per l'impiego) e Barbara Graglia (Divisione Lavoro del Comune di Torino).Dal blog di Marco: l’obiettivo dell’incontro è quello di provare ad intravedere le peculiarità del modello di lavoro del futuro: quali parti del sistema lavoro attuale stiamo perdendo e quali stanno reggendo? [...] Abbiamo deciso di valorizzare le reti locali approfondendo le possibili azioni territoriali per favorire nuove politiche attive del lavoro
[...] Abbiamo l’obiettivo di costruire una tavolo lavoro territoriale che costituisca una vera e propria rete tra associazioni, soggetti, enti che a vario titolo sul territorio intercettano le problematiche di un mondo del lavoro in continuo cambiamento".
Massimo
1 commento:
E' vergognoso quanto sta succedendo in Italia sul fronte lavoro, ormai per i lavoratori non si nutre più alcun rispetto!
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