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mercoledì 10 settembre 2008

Torno dal Canada e il Cern fa partire l'LHC...

Le connessioni di servizio non si sono ripetute in vacanza, quindi l'aggiornamento riprende ora da Torino. Il resoconto del Canada sarà lungo, richiederà tempo e diversi post. Sicuramente posso già dire che è stata una splendida vacanza e che laggiù ci sono tanti posti che meritano il viaggio transoceanico.

Nel frattempo, la costa atlantica dell'America è stata raggiunta da numerosi uragani; è iniziato il campionato e la Juve si è fatta scippare la vittoria a Firenze (il Toro è persino in testa alla classifica). La campagna delle presidenziali americane prosegue con le solite schermaglie, e il nuovo personaggio portato alla ribalta dalla gravidanza della figlia adolescente.

Mi soffermo però sul fatto che stamattina alle 9.30 il CERN ha attivato l'acceleratore LHC (Large Hadron Collider). No
n ci sono state le catastrofi annunciate dai pessimisti. Il fascio di particelle composto da un miliardo di protoni è stato inserito nel tunnel sotterraneo di 27 chilometri, e lo ha percorso interamente. Si è trattato comunque di un esperimento preliminare, senza l'accelerazione dei magneti superconduttori, quindi a velocità lontane da quelle della luce. Nei prossimi giorni saranno iniettati nuovi fasci di protoni, anche in direzione contraria alla prima, che saranno poi accelerati e fatti scontrare. Le collisioni, che dovrebbero "ricreare" le condizioni del Big Bang, ci saranno dunque tra qualche giorno. La piena efficienza sarà raggiunta l'anno prossimo.



Luciano Maiani, presidente del Cnr ed ex direttore del Cern, spiega: "Con Lhc si apre una nuova generazione di macchine. Il principio delle collisioni che oggi viene applicato con Lhc è stato inventato in Italia negli anni '60, a Frascati, nell'anello dell'acceleratore Ada, da un fisico austriaco che si era trasferito a fare ricerca da noi".

Anche Roberto Petronzio, presidente dell'istituto nazionale di fisica nucleare, sottolinea l'importanza del contributo italiano: "E' una svolta per la scienza, oggi comincia un nuovo percorso e i 600 fisici italiani che hanno collaborato all'esperimento potranno dire di esserci stati".

Sono 4 gli esperimenti principali su cui si concentreranno i circa 3.000 fisici coinvolti nel progetto: Atlas e Cms daranno la caccia al bosone di Higgs, la cosiddetta "particella di Dio" che ha dato massa a tutte le altre, Lhcb studierà le differenze tra materia e antimateria, mentre Alice si occuperà dello stato della materia nei primi istanti dell'universo. Alice può tra l'altro vantare la passata collaborazione della mia futura sposa :-)


Massimo

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