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mercoledì 31 gennaio 2007

Save the planet

Con colpevole ritardo, segnalo l'iniziativa dell'associazione francese "Amici della terra", che chiede di spegnere la luce cinque minuti, dalle 19.55 alle 20.00 del primo febbraio 2007, per attirare l'attenzione dell'opinione pubblica e dei governi sugli sprechi energetici. Riprendo l'argomento al fondo.

Anche il resto del post è dedicato ancora all'ambiente, e al risparmio energetico in particolare. Vincendo il disfattismo, pensando che siamo milioni a volere un mondo diverso e che le "masse" sono comunque costituite da tanti "singoli", forse qualcosa può cambiare davvero. Anche per il pianeta che pare non gradire piu' di tanto il trattamento riservatogli dalla nostra civiltà tecnologica. L'aumento delle temperature medie di cui parlavo l'altro giorno e una serie di fenomeni preoccupanti (scioglimento dei ghiacciai, innalzamento dei mari, scomparsa delle barriere coralline) sono un campanello d'allarme che sarebbe stupido ignorare.


Prendo lo spunto da un servizio letto sul sito del Corriere della Sera.
Concordo con il presupposto di Paolo Virtuani: darei per scontati i comportamenti civili quali non buttare cartacce per terra e non abbandonare i rifiuti in giro. Altrimenti siamo all'analfabetismo ecologico (e allora siete finiti nel sito sbagliato).

RIDURRE L'USO DELL'AUTO
Magari non siamo altrettanto virtuosi sulla riduzione dell'uso dell'automobile al minimo indispensabile, privilegiando il mezzo pubblico, la bicicletta e i piedini santi: si, ci sono distanze astronomiche come 1, 2 e perfino 3 chilometri che possono essere tranquillamente coperte a piedi, senza sfiancarsi; e nei percorsi fino a 5 chilometri la bicicletta batte sistematicamente l'auto, perchè perchè il ciclista non si fa fermare dal traffico e non deve cercare parcheggio.

E con questo si risparmia un bel po' di maledetto petrolio. Il che non fa male alle nostre tasche...

CORRENTE ELETTRICA
Sarebbe bene sforzarsi finalmente di consumare meno corrente elettrica, visto che la ricaviamo quasi esclusivamente da fonti non rinnovabili e inquinanti. Spegnere il televisore e gli altri apparecchi elettrici invece di lasciarli in «stand-by» (con la lucetta rossa accesa) tutte le notti, è una di quelle azioni che se fatte da tanti comporterebbero un risparmio di migliaia di kiloWatt, e dunque migliaia di tonnellate di petrolio non bruciate per produrre energia elettrica sprecata.

Bisognerebbe sostituire le lampadine a incandescenza con le nuove lampade a fluorescenza: consumano circa il 75% in meno e durano di più. Nell'acquisto di un nuovo elettrodomenstico, diamo il giusto peso al risparmio energetico (indicato chiaramente dalla classe di consumo: gli apparecchi A, A+ e A++ sono i piu' "parchi"): costano un po' di più, ma nel tempo la spesa si ammortizza con le bollette piu' "magre". Inoltre spesso ci sono offerte su questi prodotti, e sui frigoriferi classe A+ il governo (forse) concederà ecoincentivi.


ENERGIA SOLARE
Se poi avessimo la possibilità e l'ardire di fare un grosso investimento, o se i nostri governanti non seguissero altri interessi, l'energia solare sarebbe l'ideale: pulita, economica, sicura, rinnovabile all'infinito.

ACQUA
Anche l'acqua sta diventando un bene prezioso, e costoso: viene già definita l'oro bianco. Fare un doccia comporta un consumo di circa 50 litri d'acqua, un bagno nella vasca 100. Migliaia di litri vengono persi ogni anno da rubinetti gocciolanti o non chiusi bene. Esistono apparecchi per la riduzione dei consumi (attraverso una maggiore immissione di aria nel getto d'acqua), inoltre i miscelatori permettono di avere l'acqua alla temperatura desiderata evitando di lasciarla scorrere per fare "esperimenti" o per non dover cercare di nuovo la giusta miscela tra calda e fredda.

RISCALDAMENTO
Isolamento termico: attenzione agli spifferi di porte e finestre. Banalmente, il freddo che entra costringe a riscaldare di più, il caldo fa aumentare l'uso dell'aria condizionata (che comunque NON è obbligatoria) con un importante incremento del consumo di energia.
Chi ha il riscaldamento centralizzato vigili sul rispetto dei limiti previsti, chi è dotato di impianto autonomo si ricordi che un maglione in piu' non inquina quanto un riscaldamento piu' alto del necessario.

SMALTIMENTO RIFIUTI
E' importante differenziare i rifiuti, anche se molto spetta "ai piani alti": gli enti locali devono gestire correttamente la raccolta differenziata, contenendo i costi e favorendo un reale riutilizzo dei materiali, mentre a livello statale e comunitario devono essere introdotte normative rigide sugli imballaggi, l'unico modo per disincentivarne l'abuso, rendendo anti-economico un packaging attraente ma anche responsabile di tonnellate di rifiuti in piu'.

ALIMENTAZIONE
Un'alimentazione piu' ragionevole favorirebbe non solo un miglioramento della salute (e secondariamente un contenimento della spesa sanitaria pubblica), ma ridurrebbe l'emissione di gas serra, la deforestazione e il riscaldamento globale.
L'aumento del consumo di carne di manzo rispetto al passato ha moltiplicato gli allevamenti, con numerose conseguenze negative per l'ambiente. I bovini sono responsabili del 23% delle emissioni di metano, un gas serra molto più efficiente dell'anidride carbonica per il riscaldamento terrestre.
Gli allevamenti di carne comportano la coltivazione e il consumo di una quantità di vegetali con la quale si potrebbe sfamare un numero di persone molto piu' elevato. L'aumento dei capi di bestiame per carne ha fatto dunque aumentare sia le coltivazioni di soia e mais destinate alla loro alimentazione e bisognose di molta acqua, sia la deforestazione (in particolare in Amazzonia) attuata per far spazio alle culture e ai capi di bestiame, in buona parte destinati agli hamburger dei fast food.
Secondo l'Istituto francese dell'ambiente per produrre un chilo di carne di vitello si immettono nell'ambiente oltre 45 kg di anidride carbonica, uno di carne di agnello ne richiede 14, uno di carne di pollo da allevamento 2. Quantità considerevoli se si pensa che percorrendo 100 km in auto la quantità di CO2 immessa nell'ambiente è pari a 22 kg.

L'associazione francese Amici della Terra ha lanciato, come anticipavo in apertura di post, un'iniziativa simbolica per oggi, primo febbraio, invitando i cittadini a spegnere tutte le luci dalle 19.55 alle 20.00. Domani, a Parigi, verranno presentati i risultati del quarto rapporto dell'IPCC (Comitato Intergovernativo per i Cambiamenti Climatici).

Oltre a quello di attirare l'attenzione sugli sprechi energetici, l'obiettivo dell'iniziativa è dare ai candidati delle imminenti elezioni presidenziali francesi un segnale charo: il clima, per i cittadini, è ormai una priorità politica.

In Francia l'iniziativa ha raccolto molte adesioni istituzionali e private, nonchè un ampio consenso politico bipartisan. Il Municipio di Parigi spegnerà le luci della Tour Eiffel. La mobilitazione ha velocemente superato i confini francesi: altri eventi simbolici sono stati annunciati dalle pubbliche amministrazioni anche in Belgio, Brasile, Germania e Svizzera, e l'invito a spegnere le luci si sta diffondendo in tutto il mondo.


Massimo

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