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martedì 13 gennaio 2009

Buone notizie per Motorola (e un incontro sul precariato al Rignon)

Nelle ultime settimane è comparso qualche spiraglio di speranza per i lavoratori del Centro Ricerche Motorola, che fra pochi giorni termineranno l'attività per la multinazionale: due aziende, Telit e Reply, sono interessate al Centro e ai suoi dipendenti. Telit, l’azienda triestina di cellulari, sta trattando con Motorola l'acquisto della struttura di via Cardinal Massaia e l'assorbimento dei suoi ingegneri. La multinazionale si gioverebbe di una "via d’uscita" un po' meno onerosa rispetto agli oltre 20 milioni di euro che le costerebbero Tfr e incentivi. Nel caso avvenisse una transazione, i sindacati chiedono di rimandare la chiusura del Centro per poter discutere un piano industriale con l'acquirente.


Chicco Testa, ex presidente Enel e oggi presidente di Telit, ha incontrato l’assessore regionale all’Innovazione Andrea Bairati e il vicesindaco di Torino Tom Dealessandri, un'opportunità per confrontare l'offerta della Telit con quella di Reply, azienda piemontese che in un decennio è cresciuta esponenzialmente e ha conquistato il mercato delle nuove tecnologie.

Sulla questione Motorola giovedì ci sarà un incontro al Ministero dello Sviluppo Economico, e - in serata - un incontro tra sindacati e azienda. Venerdì in Regione si farà il punto della situazione.

Telit e Motorola non trovano per ora un accordo sulla cifra. L'azienda triestina ritiene che l'attività cui dedicherebbe il Centro (sviluppo di software da trasferire da una piattaforma dell'azienda all'altra) diverrebbe redditizia in 2-3 anni, mentre secondo Motorola gli utili arriverebbero prima; la differenza è data dal fatto che la durata della fase di avvio incide sul prezzo di vendita.

“Stiamo trattando - rivela Testa - ed è prematuro, al momento, fare previsioni. Entro gennaio arriverà la decisione”. Telit chiede un contributo economico al Ministero dello Sviluppo Economico e agli enti locali. L'assessore Bairati precisa: "Noi siamo disponibili a mettere sul tavolo gli incentivi regionali agli investimenti in ricerca e sviluppo pari complessivamente a 10 milioni''. Mentre la Regione definirà l'accesso ai fondi per la ricerca per l'eventuale acquirente, il Comune stabilirà le condizioni di affitto della sede.

Reply, che conta 2600 dipendenti e ha stabilimenti anche negli Stati Uniti, per ora è stata più cauta nelle offerte (è interessata all'assorbimento di una parte del personale Motorola ma non ha presentato offerte per l'acquisizione del Centro Ricerche), ma dal punto di vista industriale è più solida di Telit, che ha un numero di dipendenti inferiore ai 350 che vorrebbe assorbire.

Rimando a un articolo della Stampa per un approfondimento della storia un po' tumultuosa, e un po' "furbetta", della Telit. Il testo si conclude così: "Un’azienda che si sa muovere, la Telit. E dire che i più la conoscono per il cellulare dei Gormiti".

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Sempre in tema di occupazione: il circolo PD della Circoscrizione 2 ha organizzato un incontro sul precariato e i problemi del lavoro. Si svolgerà venerdì 16 gennaio alle 20,30 nella Sala dei Centomila (Parco Rignon - corso Orbassano 192/a Torino). Interverranno Tom Dealessandri (vice sindaco di Torino, con deleghe sui problemi del lavoro), Rocco Larizza (consigliere regionale) e Antonio Boccuzzi (deputato ed ex operaio e sindacalista presso la Thyssen). L'introduzione sarà a cura di Daniela Cocca, membro del Circolo territoriale del PD. Moderatrice sarà Paola Pozzi (consigliere regionale), Sono stati invitati i segretari del partito a livello cittadino e regionale, Carlo Chiama e Gianfranco Morgando.




Riprendo infine alcune informazioni sulla crisi dell'occupazione fornite dal blog di Fabrizio Giacone insieme al lancio dell'iniziativa.

La crisi globale sta colpendo duro: dalla finanza si è trasferita all'economia reale, con la conseguente perdita di posti di lavoro. Con tutti i problemi che ne conseguono. Nel mese di dicembre, rispetto all'anno prima, il ricorso complessivo alla cassa integrazione del settore industriale ed edile è infatti aumentato del 110,28%, con una crescita boom della cig ordinaria che è aumentata addirittura del 525%. La cig straordinaria è invece diminuita, sempre a dicembre 2008 rispetto a dicembre 2007, dell'11,61%. I nuovi dati sono stati diffusi dal ministro del Lavoro, Maurizio Sacconi.


Massimo

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