Buon san Valentino.
In bocca al lupo a chi non lo festeggia, ammesso che voglia cambiare "status". In ogni caso domani si può festeggiare "San Faustino", festa del single proclamata dall'Anis, l'Associazione nazionale italiana "di categoria". In effetti la società del consumo deve tutelare uno dei suoi capisaldi, considerato particolarmente propenso alla spesa: a ogni single corrisponde una casa, un arredamento, un set di elettrodomestici, utenze domestiche, praticamente ogni tipo di spesa. Tutte cose che in famiglia si possono ammortizzare un po'. Le coppie si scambiano regali, ma i single probabilmente spendono abbastanza per "la caccia" o per consolarsi, e hanno piu' "tempo libero".
Se poi qualcuno mi ricorda quali sono gli enormi vantaggi che la società riserva alle famiglie "formalizzate", mi fa un favore. Mi risulta che spesso convenga risultare divisi o separati, per questioni fiscali, per l'accesso a diversi tipi di servizi (come l'asilo) o, per le coppie "mature", per non avere la pensione decimata dal "cumulo" (grazie ad Amato). Ovviamente non ce l'ho con i single ma con chi pensa che le famiglie siano iper-tutelate e coccolate, e rivendica gli stessi "privilegi" per le coppie di fatto, cioè per quanti non ritengono opportuno prendersi un impegno formale duraturo, o non possono, per esempio perché l'attuale legislazione non prevede il matrimonio tra omosessuali. Questi "privilegi", ripeto, non mi sembrano enormi. Perciò, contenti loro...
Ovviamente queste sono mie impressioni. Qualcuno, oltre all'Anis, la pensa diversamente, come si può leggere nell'articolo di Ambra Craighero sul Corriere della Sera, "La vita da single è sempre più dura", da cui traggo alcuni dati interessanti.
Secondo l'Istat i single in Italia sono l'11% della popolazione, oltre ai 2 milioni di separati, divorziati, vedovi. Le famiglie "unipersonali" erano 2.061.978 (il 12,9% del totale) nel 1971, 4.099.970 nel 1991 (raddoppiate in 20 anni), 5.427.621 secondo il censimento nel 2001. Negli Stati Uniti rappresentano un quarto della nazione e in tutta la Francia si parla di 14 milioni di "Jjms" (jeunes jolies mais seules). Occorre tenerne conto nella valutazione di molti aspetti della società, a partire dall'assegnazione di alloggi di edilizia popolare, come ricorda a Milano la consigliera comunale del PD Carmela Rozza.
Infine, per la par condicio, dopo aver parlato di coppie, di innamorati di qualcun altro, di single, di PD, è giusto parlare di chi è innamorato di se stesso e combatte i "comunisti". Vi rendo partecipi di questo inno ad personam, "Meno male che Silvio c'è" (?), sperando che non facciano seguito le relative leggi, di cui sfortunatamente siamo già dotati in abbondanza...
Senza parole.
In bocca al lupo a chi non lo festeggia, ammesso che voglia cambiare "status". In ogni caso domani si può festeggiare "San Faustino", festa del single proclamata dall'Anis, l'Associazione nazionale italiana "di categoria". In effetti la società del consumo deve tutelare uno dei suoi capisaldi, considerato particolarmente propenso alla spesa: a ogni single corrisponde una casa, un arredamento, un set di elettrodomestici, utenze domestiche, praticamente ogni tipo di spesa. Tutte cose che in famiglia si possono ammortizzare un po'. Le coppie si scambiano regali, ma i single probabilmente spendono abbastanza per "la caccia" o per consolarsi, e hanno piu' "tempo libero".
Se poi qualcuno mi ricorda quali sono gli enormi vantaggi che la società riserva alle famiglie "formalizzate", mi fa un favore. Mi risulta che spesso convenga risultare divisi o separati, per questioni fiscali, per l'accesso a diversi tipi di servizi (come l'asilo) o, per le coppie "mature", per non avere la pensione decimata dal "cumulo" (grazie ad Amato). Ovviamente non ce l'ho con i single ma con chi pensa che le famiglie siano iper-tutelate e coccolate, e rivendica gli stessi "privilegi" per le coppie di fatto, cioè per quanti non ritengono opportuno prendersi un impegno formale duraturo, o non possono, per esempio perché l'attuale legislazione non prevede il matrimonio tra omosessuali. Questi "privilegi", ripeto, non mi sembrano enormi. Perciò, contenti loro...
Ovviamente queste sono mie impressioni. Qualcuno, oltre all'Anis, la pensa diversamente, come si può leggere nell'articolo di Ambra Craighero sul Corriere della Sera, "La vita da single è sempre più dura", da cui traggo alcuni dati interessanti.
Secondo l'Istat i single in Italia sono l'11% della popolazione, oltre ai 2 milioni di separati, divorziati, vedovi. Le famiglie "unipersonali" erano 2.061.978 (il 12,9% del totale) nel 1971, 4.099.970 nel 1991 (raddoppiate in 20 anni), 5.427.621 secondo il censimento nel 2001. Negli Stati Uniti rappresentano un quarto della nazione e in tutta la Francia si parla di 14 milioni di "Jjms" (jeunes jolies mais seules). Occorre tenerne conto nella valutazione di molti aspetti della società, a partire dall'assegnazione di alloggi di edilizia popolare, come ricorda a Milano la consigliera comunale del PD Carmela Rozza.
Infine, per la par condicio, dopo aver parlato di coppie, di innamorati di qualcun altro, di single, di PD, è giusto parlare di chi è innamorato di se stesso e combatte i "comunisti". Vi rendo partecipi di questo inno ad personam, "Meno male che Silvio c'è" (?), sperando che non facciano seguito le relative leggi, di cui sfortunatamente siamo già dotati in abbondanza...
Senza parole.
Massimo
1 commento:
Molti amici mi hanno segnalato il video ad personam. Li ho ringraziati, informandoli che il video era sul blog già dal mattino, e ne ho approfittato per chiedere se secondo loro il tono fosse sufficientemente denigratorio, o se non fosse invece opportuno rincarare la dose. Ho ricevuto riscontri molto confortanti, secondo cui la mia reputazione è sufficientemente salda da non lasciare dubbi. Grazie! Ma qualcuno mi ha chiesto di rincarare comunque la dose. Allora preciso qui nel commento che questo blog e il suo autore non appoggiano assolutamente il signor Berlusconi, idem dicasi per Forza Italia, il Popolo delle Libertà o qualsiasi altra etichetta sia apposta sul partito azienda. Lo stesso valga per Veltroni nel caso decida prenda forma quell'inciucio che sembrava profilarsi quando i due "Oni" ogni giorno discutevano amabilmente della legge elettorale.
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