Ieri è uscito in Italia The Hateful Eight, l'ottavo film di Tarantino (che sarebbe il nono, contando l'episodio "Deathproof" di Grindhouse, di fatto un film intero). Neanche due mesi dopo il resto del mondo, ma sapete com'è, qui c'era Checco Zalone...
Su Top Week il curatore di Dylan Dog Roberto Recchioni ha inserito film nella top 10 del 2015 (basandosi sulla data di uscita americana): "Un western in settanta millimetri girato per il 95% al chiuso. Un thriller alla Dieci Piccoli Indiani più sanguinoso di uno splatter. Il teatro reinventato al cinema come Reservoir Dog. Un omaggio, prima ancora che agli spaghetti western, al La Cosa di Carpenter (la neve, la presenza di Kurt Russell e un certo cappello non sono affatto casuali, fidatevi)".
- Tarantino definisce The Hateful Eight “Le Iene formato western, con un chiaro influsso de La cosa di Carpenter”. Secondo qualcuno, è addirittura un remake del famoso horror del 1982.
- "Potrebbe essere una piéce teatrale, anzi, lo è"
- “È straordinario quando ti capita di girare un film e accorgerti che dialoga con l'attualità: in questo caso me ne sono reso conto durante le riprese e non in fase di sceneggiatura”
- "The Hateful Eight è meno ispirato a un film western che a Bonanza, Il virginiano e Ai confini dell'Arizona".
- “Questo è un film assolutamente politico. I western hanno sempre raccontato la propria epoca, molto meglio di qualunque altro film". Il regista cita in particolare i western americani degli anni ’50 (problemi della società americana di quegli anni), ’60 e ancor di più per quelli dei ’70 (prima ‘Vietnam-western’, che riflettevano gli effetti della guerra in Vietnam, poi i ‘Watergate-western’).
Su Top Week il curatore di Dylan Dog Roberto Recchioni ha inserito film nella top 10 del 2015 (basandosi sulla data di uscita americana): "Un western in settanta millimetri girato per il 95% al chiuso. Un thriller alla Dieci Piccoli Indiani più sanguinoso di uno splatter. Il teatro reinventato al cinema come Reservoir Dog. Un omaggio, prima ancora che agli spaghetti western, al La Cosa di Carpenter (la neve, la presenza di Kurt Russell e un certo cappello non sono affatto casuali, fidatevi)".
Gli odiosi otto (Fonte: static.independent.co.uk)
FINALMENTE
Per il film più lungo della carriera di Tarantino (187 minuti la versione analogica, 167 la digitale), sono diversi i motivi di interesse, che potrebbero dare un'idea della complessità e la bellezza dell'opera. Alcuni li suggerisce lo stesso regista:- Tarantino definisce The Hateful Eight “Le Iene formato western, con un chiaro influsso de La cosa di Carpenter”. Secondo qualcuno, è addirittura un remake del famoso horror del 1982.
- "Potrebbe essere una piéce teatrale, anzi, lo è"
- “È straordinario quando ti capita di girare un film e accorgerti che dialoga con l'attualità: in questo caso me ne sono reso conto durante le riprese e non in fase di sceneggiatura”
- "The Hateful Eight è meno ispirato a un film western che a Bonanza, Il virginiano e Ai confini dell'Arizona".
- “Questo è un film assolutamente politico. I western hanno sempre raccontato la propria epoca, molto meglio di qualunque altro film". Il regista cita in particolare i western americani degli anni ’50 (problemi della società americana di quegli anni), ’60 e ancor di più per quelli dei ’70 (prima ‘Vietnam-western’, che riflettevano gli effetti della guerra in Vietnam, poi i ‘Watergate-western’).
70 MM
Anna Maria Pasetti sul Fatto Quotidiano aggiunge: "Il quadro visivo permesso dai 70mm permette allo spettatore di scegliere la propria scena, i propri personaggi da osservare, proprio come in un grande palcoscenico dove accadono molti fatti e ciascuno può seguire quello che maggiormente lo interessa".
Tarantino ha voluto girare il film sulle gloriose pellicole Ultra Panavision 70mm, un formato inutilizzato da circa cinquant'anni (è stato usato solamente una decina di volte, prevalentemente in kolossal anni '50 e '60, ad esempio il Ben Hur di William Wyler). Il rapporto base/altezza è uno stratosferico 2,76:1. La Kodak, che due anni fa era praticamente fallita, può ringraziare Tarantino e un altro pugno di registi (Christopher Nolan, J.J. Abrams e Martin Scorsese) per aver "costretto" i produttori a mantenere l'uso delle pellicole.
La distribuzione limitata in pellicola è iniziata negli Stati Uniti il 25 dicembre scorso, due settimane prima della versione digitale. La versione da 70mm è più lunga, di circa 18 minuti, come spiega Tarantino: "ha un prologo e un intermezzo, e durerà 3 ore e 2 minuti. Quella digitale è più corta di circa 6 minuti, senza contare l'intermezzo, che dura circa 12 minuti. Certe scene risultano meravigliose e sfavillanti se viste in 70mm, ma nelle copie digitali perdono tutta la loro potenza". In Italia la pellicola 70 mm è uscita il 29 gennaio in soli tre cinema: l'Arcadia di Melzo, la Cineteca di Bologna e il Teatro 5 di Cinecittà, Roma.
La distribuzione limitata in pellicola è iniziata negli Stati Uniti il 25 dicembre scorso, due settimane prima della versione digitale. La versione da 70mm è più lunga, di circa 18 minuti, come spiega Tarantino: "ha un prologo e un intermezzo, e durerà 3 ore e 2 minuti. Quella digitale è più corta di circa 6 minuti, senza contare l'intermezzo, che dura circa 12 minuti. Certe scene risultano meravigliose e sfavillanti se viste in 70mm, ma nelle copie digitali perdono tutta la loro potenza". In Italia la pellicola 70 mm è uscita il 29 gennaio in soli tre cinema: l'Arcadia di Melzo, la Cineteca di Bologna e il Teatro 5 di Cinecittà, Roma.
L'immancabile Samuel L. Jackson (fonte: giphy.com)
LA MUSICA DI MORRICONE
La colonna sonora del film è scritta da Ennio Morricone, che torna al western dopo 40 anni. Ha vinto un Golden Globe ed è candidata all'Oscar, inoltre è la prima colonna sonora inedita di un film di Tarantino, dopo tante selezioni di brani presi da pellicole precedenti. Le musiche dello stesso Morricone vengono citate in Kill Bill e Bastardi senza gloria (e aveva composto "Ancora qui" per "Django unchained"). L'autore delle soundtrack dei film di Sergio Leone aveva dichiarato che non avrebbe più lavorato con Tarantino visto che il regista, secondo lui, utilizzava la musica "senza coerenza". ***
Aspettavo da tempo questo film (vedi ad esempio i post precedenti che lo annunciavano e anticipavano il cast). Causa gruppo di amici da mettere d'accordo, io lo vedrò tra qualche giorno, per cui sono ancora in impaziente attesa...
Massimo
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