I 25 avranno notato che il blog sonnecchia. Bimba, trasloco e varie lasciano poco tempo libero. E allora riciclo un commento fatto sul mitico Antro del dottor Manhattan (http://docmanhattan.blogspot.it/2012/07/the-amazing-spider-man-recensione.html) per difendere "The Amazing Spider-Man" da critiche a mio giudizio un po' eccessive e prevenute. Secondo me il film fa il suo dovere, diverte e in certi punti coinvolge ed emoziona (se siete lettori/appassionati dell'Uomo Ragno ma non così fanatici da pretendere che tutto sia come l'immaginavate voi).
Ok, l'effetto "pallone da basket" è abbastanza ridicolo...
Sarò di bocca buona, soprattutto con i film di supereroi, che probabilmente abusano della mia sospensione di incredulità. Ma a me "The Amazing Spider-Man" è piaciuto. Chiaro, non è un filmone. E, tanto per restare in ambito film supereroici, "The Avengers" è di un'altra categoria. Per quanto qualcuno abbia stroncato la logicità della trama con argomentazioni plausibili.
SPOILER - VI HO AVVISATO, SPOILER
Qualche difetto c'è, così come qualche scena ridicola (ad esempio scoperta dei poteri, o l'agente che ferma il traffico). Tornando ai "doveri" del film, volevo vedere una storia dell'Uomo Ragno, che mi divertisse, mi coinvolgesse, e possibilmente mi emozionasse. Beh, sono stato accontentato.
Qualche difetto c'è, così come qualche scena ridicola (ad esempio scoperta dei poteri, o l'agente che ferma il traffico). Tornando ai "doveri" del film, volevo vedere una storia dell'Uomo Ragno, che mi divertisse, mi coinvolgesse, e possibilmente mi emozionasse. Beh, sono stato accontentato.
Un elemento massacrato nei commenti è stata l'etichetta "Proprietà di Peter Parker" attaccata alla macchina fotografica, a causa della quale Connor/Lizard scopre l'identità del protagonista. Ma è così strano che un nerd/geek abbia un
cellulare di ultima generazione ma sia appassionato di fotografia e usi
modelli "antichi"? E ricordo vagamente questa etichetta sulla macchina di Peter... nel fumetto? nella serie animata? Qualcuno se lo ricorda?
Molte critiche per la facilità di accesso all'Oscorp Tower. Ma lo stage/gita scolastica non mi sembrava così selettivo, ci stava che uno più
sveglio della media si potesse imbucare (anche se un'impiegata meno
svogliata, anzichè dire "Senor Guevara" con tono scettico, l'avrebbe fermato). In generale l'accesso alla
torre non sembra così riservato.
La torre non mi sembrava presidiata
come un fortino, e per il badge "libero" suppongo che sia stato scelto volutamente un
nominativo ispanico, proprio per rendere forzata la scena, sia per
l'accesso di Peter sia per la cacciata del vero senor Guevara: se il
badge fosse stato di Tom Johnson l'impiegata non avrebbe detto con
scetticismo "Signor Johnson", invece così ha potuto dire "Senor
Guevara", e sarà sembrato più significativo/divertente (discutibile) far
cacciare un vero senor Guevara (per farti dire "che imbecilli").
Altrimenti avrebbero messo un badge con nome anglosassone, Peter avrebbe
scelto quello, e finita lì.
Mi pare abbastanza tipico che in questo tipo di film con un po' di fortuna/abilità il protagonista si imbuchi in posti che nella realtà sarebbero inaccessibili (quantomeno troveresti la porta chiusa e/o qualcuno ti chiederebbe che cosa vuoi). Ho comunque trovato più forzata la facilità di accesso alla "zona ragni" che alla torre...
La resa della lucertola umana era
così terribile? Le ingenuità del cattivo erano tanto peggiori di quelle
tipiche dei fumetti? Secondo me no...
FINE SPOILER
FINE SPOILER
Non ha
senso misurare The Amazing Spider-Man (o qualsiasi film supereroistico) con gli standard dei film d'autore, dei capolavori,
di Kubrik, dei film con la sceneggiatura inattaccabile, o in cui ogni
dettaglio ha un significato preciso.
Alcuni passaggi di The Amazing Spider-Man ne avranno abusato, ma qualsiasi film di azione (e non solo) si basa sul tacito accordo "ok, tutto questo nella realtà non può succedere, ma nel film funziona così": non è credibile che 100 soldati/poliziotti/criminali sparino al protagonista e non lo becchino mai, non è credibile che fili sempre tutto giusto al protagonista tranne nei casi utili allo sviluppo della trama (difficoltà da superare etc), non è credibile che al protagonista, per quanto dotato di poteri eccezionali, riescano sempre le azioni più difficili, non sono credibili alcuni concatenamenti di combinazioni e casualità, non è credibile che le cose capitino sempre al momento giusto/opportuno per la trama. Eppure nelle storie è cosi.
Alcuni passaggi di The Amazing Spider-Man ne avranno abusato, ma qualsiasi film di azione (e non solo) si basa sul tacito accordo "ok, tutto questo nella realtà non può succedere, ma nel film funziona così": non è credibile che 100 soldati/poliziotti/criminali sparino al protagonista e non lo becchino mai, non è credibile che fili sempre tutto giusto al protagonista tranne nei casi utili allo sviluppo della trama (difficoltà da superare etc), non è credibile che al protagonista, per quanto dotato di poteri eccezionali, riescano sempre le azioni più difficili, non sono credibili alcuni concatenamenti di combinazioni e casualità, non è credibile che le cose capitino sempre al momento giusto/opportuno per la trama. Eppure nelle storie è cosi.
E vale anche nei film comici/commedia degli equivoci, dove accadono continuamente cose che, se succedessero un attimo prima o un attimo dopo, non consentirebbero la gag, e molte frasi se dette in un modo leggermente diverso non consentirebbero la battuta successiva/la gag/l'equivoco.
Massimo
Nessun commento:
Posta un commento