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venerdì 10 ottobre 2014

Linea 2 della Metropolitana - aggiornamento

EDIT: Oggi è il compleanno della principessa Miriam! Super evviva!!!
(visto che ho scritto dopo mezzanotte) 

Aggiornamento sulla linea 2 della Metropolitana, che cambia lo scenario in modo controverso: "Con una buona dose di ottimismo - spiega La Stampa - potremmo dire che tra qualche anno (non meno di 10 comunque) Torino avrà non una linea di metropolitana, come oggi, ma addirittura tre" . Non per grandeur, ma per risparmiare, dividendo la linea 2 in un tratto di vera metropolitana e un collegamento ferroviario urbano. Sostanzialmente, alla linea 1, il cui prolungamento da Collegno a Cascine Vica dovrebbe essere finanziato interamente dallo Stato, si pensa di aggiungere una linea 2 che colleghi Mirafiori prima a Porta Nuova, successivamente arrivi allo Scalo Vanchiglia, e di qui sia collegata con la zona Nord della città attraverso un treno che arriverà alla stazione ferroviaria Rebaudengo per poi immettersi nel passante ferroviario.

Lunedì 8 ottobre Fassino ha convocato gli assessori Lo Russo e Claudio Lubatti - Urbanistica e Trasporti - e i vertici di GTT e InfraTo"Abbiamo conferito a Infra.To - ha spiegato il sindaco - il mandato per il progetto esecutivo del prolungamento della linea 1 della metropolitana e per terminare quello preliminare della 2, con l'inizio dell'esecutivo". L’Agenzia per la mobilità metropolitana dovrà pensare ad "armonizzare" la Metropolitana e il treno. 


L'idea di realizzare la linea 2 in versione "low cost" è stata annunciata il 28 settembre da Lo Russo durante il dibattito “Trasporti e urbanistica: le sfide della città metropolitana” (festa democratica dall’associazione Willy Brandt): un “metrotreno”, diviso in più tratte, che sfrutti il passante ferroviario per collegare Barriera di Milano e Mirafiori con il centro. 

Al dibattito è intervenuto anche il senatore democratico Stefano Esposito, vicepresidente della commissione Trasporti, che si sta impegnando per agevolare i finanziamenti del prolungamento della linea 1 fino a Cascine Vica: «Le risorse pubbliche sono limitate, non ci sono più i soldi per fare progetti come il tunnel di corso Marche oppure la tangenziale est. Bisogna adattare i progetti alla realtà e inventarsi anche nuovi sistemi di finanziamento». Esposito dunque appoggia la variante low cost e propone a Fassino l’idea di un “Metrobond”: «Perché non emettere titoli garantiti dal Comune per raccogliere risorse finalizzate alle opere con un tasso di interesse dell’1,5  2 per cento? Sarebbe un modo per sbloccare una quota di soldi immobilizzata nei risparmi. Si studi il meccanismo con le banche». 

L'assessore ha ribadito sia lo stretto legame fra la linea 2 e il progetto “Variante 200”, sia la necessità di integrare gli investimenti privati con un finanziamento statale. Il costo dell'intero tracciato è di circa 1 miliardo e mezzo.

FINANZIAMENTI
Il decreto "Sblocca Italia" prevede due investimenti per Torino, purché si rispettino i tempi per partire con i cantieri. 25 milioni per la copertura del Passante ferroviario e 304 per il prolungamento della linea 1 fino a Cascine Vica. La Legge di Stabilità dovrebbe inoltre prevedere 250 milioni per i primi 2 chilometri e mezzo della linea 2.


Cantiere della Metropolitana torinese
Cantiere della Metropolitana torinese
Fonte: infrato.it


ZONA SUD 
L'intervento più oneroso (circa un miliardo) è il tratto di Metropolitana vero e proprio, previsto per la zona sud della città. Occorrerà scavare dalla nuova piazza Mirafiori (tra strada del Portone e corso Settembrini) fino a Porta Nuova (circa 7 chilometri di percorso), e successivamente nel centro storico per raggiungere Vanchiglia (altri 3 chilometri).  "In questo modo - spiega Lo Russo - si collegherebbe la zona sud con l’interscambio Zappata, per arrivare da sud a nord attraverso il passante ferroviario e il centro". Il lotto principale potrebbe essere diviso in due: Mirafiori-Zappata, Zappata-Porta Nuova. Per ultimo dovrebbe essere eseguito il tratto più centrale, da Porta Nuova fino allo scalo Vanchiglia, con fermata in piazza Castello. Qui si celano due delle insidie (e costi) principali della linea 2: "È quello più complicato per il dislivello tra il centro e i Giardini Reali, e costoso per il passaggio sotto la Dora, ma va fatto per chiudere l’anello».




ZONA NORD 
Il lotto nord, più economico e probabilmente il primo a partire, potrebbe nascere con la riapertura dello Scalo Vanchiglia. Utilizzando mezzi simili ai "tramtreni" tedeschi in grado di utilizzare i binari ferroviari, la linea sfrutterebbe il trincerone tra via Gottardo e via Sempione per arrivare alla stazione Rebaudengo (un percorso di 4 chilometri) e da lì raggiungerebbe il Passante e il sistema ferroviario metropolitano. "Da Barriera di Milano in pochi minuti si raggiungerebbero Porta Susa e Porta Nuova, oltre a Dora e Zappata quando saranno allestite — spiega ancora Lo Russo — un primo tassello fondamentale per congiungere l’area nord al centro» Questo intervento costerebbe meno di 200 milioni.



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Riassumendo, in futuro potrebbero esserci due linee di Metropolitana, Bengasi-Cascine Vica e Mirafiori-Vanchiglia, e una di metro-tram, Vanchiglia-Rebaudengo. Con l'ipotesi di una quarta linea, come precisa La Stampa: potrebbe nascere con la riapertura della stazione di Madonna di Campagna e il collegamento con corso Giulio Cesare. Quest'opera permetterebbe oltretutto di chiudere un'altra "trincea" cittadina. 

Massimo

2 commenti:

Federico Tomassetti ha detto...

Post interessante, grazie per averlo condiviso. Ci si perde un po' di notizie su Torino a queste latitudini :)

Massimo Sola ha detto...

Mi fa piacere. È un tema che cerco di seguire, anche se i piani cambiano spesso, soprattutto per mancanza di fondi...

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